La morte di Antonio Canepa: un “caso” rimasto aperto dal 1945

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Dopo il successo della presentazione avvenuta alle Ciminiere (lo scorso giovedì 11 ottobre), saranno presentati giovedì 18 ottobre alle 17.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Randazzo i due volumi del giornalista Salvo Barbagallo “Antonio Canepa, ultimo atto” e “L’uccisione di Antonio Canepa”. Interverranno con l’Autore, Corrado Rubino (presidente Istituto per la Cultura Siciliana) e Marco Di Salvo (condirettore quotidiano online “La Voce dell’Isola”).

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La morte di Antonio Canepa, il “professore guerrigliero” creatore dell’EVIS (Esercito Volontario Indipendenza Siciliana), avvenuta nel corso di un conflitto a fuoco con una pattuglia di carabinieri alle porte di Randazzo il 17 giugno del 1945, può considerarsi, a tutti gli effetti, un “caso ancora aperto”. In quell’azione militare, la cui dinamica non è mai stata pienamente chiarita, caddero anche due giovani militanti dell’EVIS, Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice, mentre un quarto ragazzo, Nando Romano, rimase ferito e venne arrestato.

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Il “caso Canepa” viene riaperto con la pubblicazione di due volumi del giornalista Salvo Barbagallo, “Antonio Canepa, ultimo atto” e “L’uccisione di Antonio Canepa”, due libri connessi tra di loro: nel primo si trova l’analisi del personaggio e del periodo storico in cui visse; nel secondo libro una vera e propria “anatomia” sui documenti (la maggior parte inediti) che riguardano l’oscura vicenda del conflitto a fuoco a Randazzo.

La fine di Antonio Canepa, che rappresentava la punta avanzata e progressista del Movimento indipendentista siciliano (che allora contava ben 500 mila iscritti, là dove i nascenti partiti tradizionali – dal PCI al PSI, alla DC – raggranellavano poche migliaia di iscritti), segna una svolta nella vita della Sicilia che aspirava all’indipendenza. Un anno dopo all’ Isola verrà concessa un’Autonomia Speciale quale palese compromesso tra la nuova Italia, nata dalle macerie della guerra, e la Sicilia che dal giogo fascista era stata liberata nell’estate del 1943, quando le sorti del conflitto mondiale ancora erano incerte.

Il Movimento indipendentista siciliano venne non solo accettato ma anche alimentato dagli “alleati” angloamericani e abbandonato quando si comprese che la fine della Germania nazista era prossima.

Antonio Canepa era d’ostacolo a ciò che il futuro del mondo presentava, dopo gli accordi di Yalta. Chi volle l’eliminazione di Canepa? Nessuna traccia documentale negli archivi italiani, inglesi e americani. Che la fine di Canepa sia stata predeterminata il giornalista Salvo Barbagallo lo fa emergere proprio dall’analisi dei documenti che è riuscito a reperire, pur dovendo ammettere che sui “mandanti” di quello che oggi può definirsi un vero “agguato” si possono fare solo ipotesi.

Francis Drake

 

Potete trovare i due volumi nelle migliori librerie, oppure online su: 

http://www.bonannoeditore.com/it/scheda_libro.php?id=1536

 

http://www.lafeltrinelli.it/catalogo/aut/719279.html

 

http://www.ciao.it/sr/q-antonio+di+salvo

 

http://www.inmondadori.it/Antonio-Canepa.-Ultimo-atto-Salvo-Barbagallo/eai978887796953/?referrer=inmbol121002&int_source=bol&int_medium=crosslink&int_campaign=lancio

 

http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-barbagallo_salvo_.htm

 

http://www.ibs.it/code/9788877969088/barbagallo-salvo/uccisione-antonio-canepa.html

 

 

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